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Arroccato su un’altura, a dominio dell’abitato di Saint-Pierre, il castello è menzionato in un documento del 1287 dove risulta comproprietà della famiglia dei De Quart e di quella dei De Sancto Petro.
Tra i proprietari che si susseguirono, merita segnalare Pietro Filiberto Roncas, che nel XVII secolo ampliò il castello e diede al suo interno numerosi ricevimenti. Dopo di allora il castello subì alcune modifiche e cambiò più volte proprietario. Nel 1798 fu venduto ai Gerbore che lo cedettero nel 1873 al barone Emanuele Bollati, il quale affidò a Camillo Boggio di Torino il compito di rinnovare e trasformare il complesso. L’architetto piemontese diede all’edificio quell’originale fisionomia che oggi lo contraddistingue: secondo canoni tipicamente romantici, ne modificò l’aspetto aggiungendo agli angoli quattro torrette di forma circolare.
Dal 1985, il castello di Saint-Pierre è stato sede del Museo Regionale di Scienze naturali, dove viene presentato l’ambiente valdostano in tutti i suoi aspetti, dalla mineralogia alla botanica, dalla geologia alla zoologia.
Il castello e il Museo Regionale di Scienze naturali sono attualmente chiusi al pubblico per restauro.